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CASE HISTORY sistema integrato uomo a terra: SAL

case history uomo a terra
Sicurezza sul lavoro

Oggi abbiamo avuto il piacere di parlare con Andrea Cazzulani, che fa parte dell’Ufficio QSA di SAL, riguardo la sua esperienza con i dispositivi uomo a terra e la centrale operativa h24 ad essi collegata.


SAL è l’azienda in house attiva dal 2009 che gestisce il servizio idrico per tutto il territorio della provincia di Lodi, ed è nostra cliente per i dispositivi uomo a terra dal 2021. Si occupa a 360° del Servizio Idrico Integrato gestendo Acquedotto, Fognatura e Depurazione e fornendo servizi a 230.000 abitanti nel territorio lodigiano.


Il loro lavoro quotidiano è molto variegato: prelievo dell’acqua dalle falde sotterranee, fornitura dell’acqua potabile agli utenti, raccolta degli scarichi fognari, depurazione negli impianti di trattamento e restituzione finale di acqua pulita nei corsi d’acqua.

Un lavoro dove, a volte, l’operatore può trovarsi da solo, magari in una posizione non visibile e non facilmente raggiungibile.


Lavorare da soli è considerato un rischio, che deve quindi essere analizzato e gestito nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) di ogni azienda. Durante questa valutazione, è cruciale considerare le potenziali conseguenze negative che potrebbero derivare da un intervento di soccorso ritardato.

 

Come può l’azienda garantire protezione e sicurezza ai lavoratori che operano in solitaria?


In queste situazioni, dove il rischio infortuni è sicuramente amplificato dalla natura isolata del lavoro, diventa importante adottare un sistema di monitoraggio uomo a terra che rilevi eventuali situazioni di emergenza, attivando la centrale operativa.


SAL ha scelto Centrale Operativa h24 UAT come partner per il supporto dei lavoratori isolati. Il servizio di centrale operativa si integra con l’uso dei 30 dispositivi uomo a terra: l’operatore lo porta con sé nei casi in cui si trova ad essere da solo durante il giro di controllo ordinario agli impianti.

Scegliendo il Sistema Integrato UAT, SAL ha fatto una scelta responsabile e avanzata mettendo la sicurezza e il benessere dei suoi lavoratori al primo posto.


Quali sono i principali benefici di questo sistema che avete riscontrato?


Il principale vantaggio dell’adozione di un sistema di centrale operativa h24, abbinato ai dispositivi uomo a terra, è sapere che l’operatore è sempre protetto e supportato da qualcuno che può verificare la situazione, allertando i soccorsi nella sfortunata eventualità di un malore o di un incidente.

I dispositivi compatti e leggeri vengono indossati e assicurati alla vita grazie a una cintura con il velcro, che ne garantisce la stabilità e la verticalità. Oltre a rilevare l’inclinazione o la caduta, in caso di malessere, aggressione o altra emergenza, l’operatore non dovrà fare altro che premere il pulsante SOS del dispositivo per ricevere assistenza, ovunque si trovi.


Quale step è stato fondamentale nell’adozione di un sistema uomo a terra?


Come nel caso di ogni nuova misura da adottare, la formazione degli operatori è parte fondamentale del processo: spiegare il funzionamento, le istruzioni operative e i benefici di questo sistema contribuisce ad aumentare la consapevolezza di quanto la sicurezza del lavoratore venga sempre messa al primo posto. SAL si impegna a verificarne il corretto utilizzo e a intervenire in caso di necessità.


In quale modo la Centrale Operativa h24 UAT aiuta a migliorare la comprensione dell’uso dei dispositivi?


Mensilmente viene elaborato il report relativo ai singoli dispositivi collegati agli operatori che li utilizzano: una panoramica sul periodo di accensione, chiamate attivate, falsi allarmi, e, in caso succeda, anche delle eventuali emergenze gestite. Tale report è un aiuto prezioso per l’azienda per comprendere meglio l’andamento del servizio, verificarne l’efficacia e l’effettivo utilizzo dei dispositivi da parte degli operatori stessi.


Altri punti di forza del Sistema Integrato uomo a terra?


Lo staff di Centrale Operativa h24 UAT – Teletiempo segue tutto il progetto dalla fase di onboarding sino alla definizione delle esigenze specifiche per l’escalation. Prima dell’avvio del servizio, nella fase di test, si verificano tutti i dispositivi e le procedure. In seguito all’avvio viene controllato il corretto funzionamento e vengono implementate tutte le eventuali modifiche richieste al fine di ottimizzare il servizio secondo le esigenze.

Nella fase successiva, di “mantenimento”, si verifica il report e si raccolgono i feedback per garantire che venga sempre rispettata la qualità del servizio offerto.


La tempestiva operatività dello staff dedicato consente ogni volta di fare fronte alle richieste avanzate con proattività ed efficienza.


In conclusione, l’adozione del Sistema Integrato uomo a terra consente all’azienda di adempiere agli obblighi di legge, garantire sicurezza ai suoi lavoratori isolati ed anche accedere alle agevolazioni sul premio INAIL previste dal modello OT23.


Per maggiori informazioni sul Sistema Integrato uomo a terra potete contattarci cliccando qui:

 

 

 

 

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