Non si tratta di retorica, né di un miraggio, ma di qualcosa di raggiungibile e tangibile.
Proprio così, le parole “prevenzione” e “risparmio”, qui accostate, possono coesistere in tutta tranquillità.
Come già scritto in altre occasioni, il lavoro in solitaria sta sempre di più richiamando a sé molte più attenzioni rispetto al passato.
Recentemente, per un infortunio, mi sono dovuta confrontare con un Organo di Vigilanza che mai prima d’ora aveva posto un’attenzione così puntuale sul tema.
Il settore in questione è quello dei trasporti ed è quindi risaputo che molto spesso si è completamente da soli alla guida di un mezzo. In questo caso si trattava di raccolta rifiuti e l’infortunio accorso ad un lavoratore ha riguardato un qualcosa che in realtà è (o meglio sarebbe) lontano dal “problema lavoro in solitaria”.
Durante la raccolta, il lavoratore ha distrattamente dimenticato di tirare il freno di stazionamento e pertanto, trovandosi in una strada in pendenza, il mezzo ha iniziato il suo cammino fino a schiantarsi contro un muro. Egli, nel tentativo di inseguire il mezzo ha battuto la testa contro di esso al momento dell’arresto. Infortunio molto grave.
Su cosa hanno posto l’accento gli Ispettori?
Sul lavoro in solitaria.
Oltre dunque al fatto che il mezzo dovesse (e quindi dovrà) essere provvisto di freno ausiliario di stazionamento, il problema è che il lavoratore è stato poi a terra per diversi minuti senza che qualcuno potesse accorgersi dell’accaduto.
Francamente non mi è sempre capitata una disamina così attenta ed ho per questo fatto anche i miei personali complimenti agli Ispettori (giovanissimi peraltro).
Al di là di come si sia poi evoluta la faccenda, quello che si vuole qui sottolineare è che il Datore di Lavoro, oggi, non riesce quasi mai ad uscire di scena, pur trattandosi di un chiaro infortunio accidentale, dove è difficile a monte fare una valutazione del rischio.
Per gli Ispettori invece, a valle, è molto più semplice e si è dovuto così correre ai ripari solo dopo questo errore o dopo questo evento (a seconda dai punti di vista).
L’azienda ha dunque acquistato gli apparati necessari ad abbattere il rischio lavoro in solitaria, spendendo una cifra intorno ai 7 mila euro e andando a coprire così un fabbisogno totale di 30 lavoratori esposti a questo rischio.
A conti fatti però ne risparmierà circa 13 mila, in quanto, a febbraio 2025 presenterà il modello OT23 per la riduzione del tasso medio di tariffa Inail, allegando semplicemente la fattura, l’estratto del DVR dove è descritta la valutazione ed il verbale di consegna dei dispositivi di rilevamento “uomo a terra”.
Spero che questo articolo possa essere di aiuto per coloro i quali pensano che il bilancio della prevenzione sia sempre un bilancio negativo.
Avv. Giovanna Lamanna
Per maggiori informazioni, o per una consulenza sulla normativa, potete contattare l’Avv. Giovanna Lamanna al seguente indirizzo e-mail: giovanna.lamanna@sicuramente81.it
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