
Ogni anno come sappiamo l’INAIL pubblica il modello OT23 con l’obiettivo di potenziare le misure di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.
Questo modello rappresenta la sintesi di una forte collaborazione con i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro e ne raccoglie istanze ed esigenze, dunque, da parte di molti stakeholders.
Se ne analizziamo i moduli di domanda è facile notare che si è passati dal 2024, che prevedeva un sistema a punti, al 2025 che prevede invece un sistema di interventi che possono essere di due sole tipologie (tipo A e tipo B).
Certamente questo denota una tendenza a voler semplificare le procedure per le aziende, affinché possano venirne attratte ed applicare detti interventi sempre di più in numero maggiore.
Ciò innescherebbe un circolo win-win sempre più virtuoso dove a vincere sarebbero tutti: aziende, lavoratori, INAIL ed intera società (si ricorda infatti che il costo degli infortuni ricade su tutta la collettività), con un notevole risparmio ed incidendo positivamente su una piaga che conta ogni singolo giorno circa 3 morti e 1600 infortuni.
La logica è molto semplice: tu azienda adotti degli interventi preventivi ed io INAIL ti riduco il premio annuale di una percentuale che varia in funzione del tuo organico (dal 5% al 28%).
Inail difatti è un’assicurazione e come tale parametrizza il premio pagato dall’azienda rispetto al rischio.
Quando un’azienda compie delle azioni preventive questo rischio ovviamente diminuisce.
Ma perché pensiamo che i lavoratori isolati siano maggiormente oggetto di attenzione?
Perché, fino al 2024, per ottenere la riduzione del tasso medio di tariffa bisognava raggiungere 100 punti ed i sistemi “uomo a terra” ne valevano solo 40.
Pertanto, bisognava aggiungere altri interventi per raggiungere lo sconto.
In altre parole, l’intervento preventivo sui lavoratori isolati aveva un peso relativamente medio-basso.

Se osserviamo invece il modello 2025 (per interventi effettuati nel 2024), vediamo che lo stesso intervento assume decisamente un altro peso.
Si tratta di un intervento di TIPO A, il quale consente, da solo, di accedere allo sconto.
Nella nuova formula, infatti, per accedere ai benefici bisogna realizzare o un intervento di TIPO A o due interventi di TIPO B.

Questa modifica porterà sicuramente molte aziende intenzionate ad ottenere gli incentivi e lo sconto, a prestare una particolare attenzione a questo intervento facente parte della SEZIONE “F” ovvero “GESTIONE DELLE EMERGENZE E DPI” a pagina 31 del modulo di domanda, in quanto sufficiente, da solo, a raggiungere l’obiettivo.
Da oggi le aziende hanno un motivo in più per mitigare il rischio “lavoro in solitaria”.
Avv. Giovanna Lamanna
Per maggiori informazioni, o per una consulenza sull’ottenimento della riduzione del premio Inail, potete contattare l’Avv. Giovanna Lamanna al seguente indirizzo e-mail: giovanna.lamanna@sicuramente81.it