Il datore di lavoro, al fine di tutelare la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e di rispettare quanto previsto dalla normativa 81/08 per gli aspetti riguardanti i lavori solitari, si trova a dover individuare quali misure di prevenzione e/o protezione adottare per i propri lavoratori.
Se da un lato risultano di fondamentale importanza le misure di prevenzione che consistono nella sorveglianza sanitaria, nelle attività di informazione, formazione, addestramento e organizzazione del lavoro, dall’altro è evidente che tali pratiche non bastano a garantire un’adeguata gestione di eventuali emergenze.
Ricordiamo che l’art 2087 c.c. impone al datore di lavoro di tutelare l’integrità dei lavoratori adottando le migliori misure (anche dal punto di vista dell’innovazione) e che il D.M. 388/2013 stabilisce che:
“nelle aziende o unità produttive che hanno lavoratori che prestano la propria attività in luoghi isolati, diversi dalla sede aziendale o unità produttiva, il datore di lavoro è tenuto a fornire loro (oltre al pacchetto di medicazione) un mezzo di comunicazione idoneo per raccordarsi con l’azienda al fine di attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale”.
Ciò rende evidente che, nella gestione del rischio dovuto ai lavori in solitaria, l’aspetto tecnologico gioca un ruolo fondamentale.
Per monitorare le potenziali situazioni di pericolo connesse al lavoro solitario, è opportuno che l’azienda renda disponibili ai lavoratori efficaci strumenti per la gestione di emergenze, infortuni o malori.
I dispositivi uomo a terra permettono infatti ai lavoratori isolati di segnalare tempestivamente la necessità di aiuto o di ricevere in modo automatico i soccorsi in caso di incidente o malore. Esiste sul mercato una vasta gamma di dispostivi con diverse e molteplici funzionalità adattabili alla particolare lavorazione svolta, alle condizioni dell’ambiente circostante, alle differenti modalità di segnalazione e di allarme.
Tali dispositivi agiscono secondo parametri che prendono in considerazione la rilevazione del movimento o la condizione di “uomo a terra” (viene inviato un allarme ogni qualvolta il lavoratore si trovi in posizione orizzontale o in una situazione di non movimento oltre il tempo prestabilito). Inoltre, la funzione di localizzazione permette una rapida gestione della catena dei soccorsi per poter gestire l’emergenza.
Oltre ai classici dispositivi che il lavoratore deve portare con sé durante le attività in solitaria è possibile integrare negli smartphone, tramite apposite app, le medesime funzionalità.
Tutti questi sono strumenti indispensabili per i lavoratori che operano in un contesto isolato o solitario per far sì che la persona sia facilmente raggiungibile in caso di necessità.
Un plus è sicuramente il collegamento del dispositivo a una centrale operativa che gestisca le segnalazioni di allarme. La Centrale Operativa H24 Teletiempo può essere configurata per ricevere allarmi e segnalazioni da ogni applicazione o dispositivo uomo a terra presente sul mercato.
Ogni dispositivo uomo a terra apparato collegato alla Centrale Operativa H24 Teletiempo è in grado di:
· verificare il mantenimento della posizione verticale del lavoratore
· rilevare prolungati periodi di immobilità
· registrare la caduta
· contattare direttamente la Centrale Operativa (es. in caso di aggressione) tramite un pulsante SOS
In tutte queste situazioni scatterà la segnalazione di allarme che verrà inoltrata attraverso la generazione di una chiamata, di un SMS o di un alert a mezzo web.
La Centrale Operativa è in grado di associare alla chiamata i dati dell'utente del dispositivo, permettendo all'operatore di seguire la procedura concordata per gestire l’emergenza.
Tutto ciò consente al lavoratore di operare in sicurezza e al datore di lavoro di adempiere ai propri obblighi normativi.
Comments